valelle L’evento più atteso per gli appassionati di vintage è finalmente arrivato! Da giovedì sera 11 ottobre a lunedì 15 ottobre i saloni affrescati del trecentesco Castello di Belgioioso, in provincia di Pavia, hanno ospitato l’evento Next Vintage.
Una delle rassegne vintage più importanti del settore attraverso la quale è possibile percorrere diverse epoche e diversi stili. Gioielli, abiti colorati, cappotti strutturati anni ’60 dalle tonalità pastello, ampie gonne in tartan o in pelle, trench o look total denim.
Il castello si trova sulla strada principale del paese e con la sua facciata dai toni rosacei e con l’immenso giardino riesce subito a catturare l’attenzione.
Entrando, si accede ad un atrio principale, in cui per l’occasione era stata allestita una piccola esposizione dal titolo Il Trench, storia di un capo senza tempo, con capi di diversi stilisti, origini e epoche. Dal trench colorato cerato con stampe Sixties ai trench americani usati in America negli anni Trenta e Quaranta; silhouette retrò ma tutt’ora attuali e facilmente indossabili.
Procedendo a destra o a sinistra si accedeva alle diverse stanze dove espositori di diverse regioni italiane mettevano in mostra i loro migliori pezzi vintage. Ogni capo o accessorio sembrava essere custodito con cura per tutti questi anni in antichi bauli in legno che spesso si trovano nelle soffitte delle case delle nonne.
Al pian terreno era presente anche un’area coperta (che ricordava molto i mercati al chiuso londinesi), in cui esponevano altri venditori, designer emergenti, oltre che un servizio di acconciature in stile fifties e rockabilly tenuto da Ketty’s Vintage Style.
Anche il design ha avuto un ruolo importante durante l’evento; una zona era stata allestita con oggetti d’arredo vintage, dalle forme squadrate e retrò.
Al secondo piano, a cui si accedeva con una grande scala panoramica, altri espositori riempivano i lussuosi spazi del castello. Di particolare interesse erano i foulard stampati in seta Made in Italy con scene di caccia, motivi geometrici o fiori dai colori tenui e poetici, le borse realizzate con la tecnica del punto a croce e lo stand di soli gioielli americani.
Ovviamente non potevo tornare a casa senza prima aver fatto qualche acquisto. Sono riuscita a trovare diversi bottoni vintage da Viganò Alta Moda e da Alt Means Old che presto userò per alcuni progetti che ho già in mente e un libro di moda vintage in inglese.
L’esperienza all’evento Next Vintage è stata per me fonte di numerose ispirazioni, oltre che di riflessioni. Mi sono resa conto dell’importanza che i capi vintage hanno e delle storie che possono raccontare. Oltre a ciò, ho notato che i capi risalenti soprattutto agli anni ’50 o ’60 avevano delle accortezze nella confezione e nella scelta degli accessori (bottoni, cerniere ecc) che quelli di adesso non hanno. (Nello stand Delphine Vintage sono riuscita a trovare anche una camicetta di flanella di lana fiorata confezionata interamente a mano, in cui lo zig zig ai margini era stato realizzato manualmente!)
Ho capito anche la storia e la narrazione che un capo vintage può avere, ma soprattutto sono dei capi o degli accessori che nel momento in cui vengono indossati riescono a trasportare la mente in anni passati e a rendere il look particolare e unico.
Ho cercato anche di confrontare quello che le aziende proponevano sul mercato negli anni precedenti con ciò che le stesse propongono ora. Ho notato che alcuni cappotti avevano etichette di aziende di confezione o marchi italiani e in quel caso il Made in Italy si notava in tutto, dalla scelta del tessuto, agli accessori e alla confezione del capo, probabilmente proposti sul mercato anche ad un prezzo accessibile dalla maggior parte delle persone.
Il vintage è quindi non solo un modo per avere un capo di valore, o un capo stravagante, ma è anche un modo per vestirsi di qualità.
Qualcuno di voi è riuscito a partecipare?
Valentina
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